Cos’è la fertilità?

La fertilità è la  possibilità che ha una persona di concepire. Tale possibilità è svincolata dal desiderio di maternità.

In una donna essere fertile significa avere un ciclo regolare e ovulatorio, con una buona secrezione di estrogeni, progesterone e altri ormoni legati al ciclo: questi ormoni garantiscono il benessere femminile sotto diversi aspetti, pertanto preoccuparsi della propria fertilità significa semplicemente avere cura del proprio benessere.

 

Cosa può portare all’infertilità nella donna?

Esistono fattori modificabili e non che possono condizionare la fertilità femminile e possono causare un periodo di infertilità momentaneo o duraturo nel tempo.

Alcune delle cause che influiscono sulla fertilità della donna sono:

• Malattie sessualmente trasmissibili come la Clamidia
• Patologie come che possono causare amenorrea primaria, ipoestrogenismo, ciclo anovulatorio, oppure che possono determinare problemi nel concepimento vero e proprio. Ad esempio, anomalie cromosomiche (es.sindrome di Turner), sindrome anti-fosfolipidi, ipotiroidismo autoimmune attivo, LES, epilessia.
• Stile di vita. Ebbene sì, lo stile di vita può interferire con la fertilità, tanto che l’Università di Harvard stima che l’80% dei casi di infertilità, sia maschile che femminile, sono causati da uno scorretto stile di vita caratterizzato da: abuso di nicotina e alcol, troppa sedentarietà, troppi zuccheri.
• Sovrappeso, obesità, sottopeso o variazioni drastiche nel peso.

 

L’alimentazione come può aiutare?

Il modo di alimentarsi può supportare la fertilità di una donna in diversi modi.

Ecco alcuni punti chiave per un’alimentazione adeguata in aiuto alla fertilità della donna:

1) Un corretto bilanciamento di zuccheri e carboidrati contribuisce ad avere un ciclo ovulatorio, condizione indispensabile per la secrezione di progesterone e per l’equilibrio tra estrogeni e progesterone.
2) Un’alimentazione varia, equilibrata e su base antinfiammatoria permette di migliorare la qualità degli ovociti.
4) Per pazienti che abbiano iperandrogenismo (con o senza PCOS) ed endometriosi, ma anche con problemi di fibromi o mancato picco di LH alimentazione adeguata per riequilibrio ormonale.

 

Il comportamento migliore che si può adottare è affidarsi sempre alle mani di un bravo Nutrizionista che possa collaborare anche con i Medici che seguono il percorso della donna in questione.