Nutrirsi è un bisogno primario, fonte di piacere e soddisfazione fin dai primi istanti di vita. Il mangiar bene e sano riveste quindi un significato importante e un’alimentazione equilibrata e varia è alla base una vita in salute. Cerca nel mio sito come posso esserti d’aiuto per vivere una vita sana con un’alimentazione personalizzata.

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Nutrizionista Cattaneo Eleonora

Diabete: cosa mangiare?

Come si fa la diagnosi di diabete?

Il sospetto di diabete si ha quando almeno uno dei seguenti parametri è alterato:

  • glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dl (o 7 mmol/l)
  • glicemia ≥ 200 mg/dl (o 11,1 mmol/l) 2 ore dopo aver assunto 75 g di glucosio (test di tolleranza al glucosio)
  • glicemia random ≥ 200 mg/dl (o 11,1 mmol/l) e presenza di sintomi di iperglicemia tra i quali poliuria (aumento della diuresi) e polidipsia (necessità di bere per la tanta sete).

La positività a uno di questi esami, va confermato con l’esecuzione di almeno un altro dei due rimanenti.

 

I diversi tipi di diabete

  • Diabete tipo 1 (insulino-dipendente) che interessa circa il 5-10% dei casi. È conosciuto anche come diabete giovanile perché si manifesta soprattutto nei bambini e giovani e si caratterizza per la carenza nella secrezione di insulina perché le cellule beta del pancreas (che producono l’ormone) vengono distrutte per un problema del sistema immunitario, per questo si dice che ha un’origine autoimmune. Per questo tipo di diabete è necessaria la terapia con le iniezioni di insulina perché in poco tempo l’organismo non la produce.
  • diabete tipo 2 (non-insulino-dipendente) che colpisce il 90%dei pazienti. Definito anche diabete senile, oggi diagnosticato anche in soggetti giovani, è causato da una ridotta risposta dei tessuti all’insulina (insulino-resistenza) che, a lungo andare, è prodotta sempre in minori quantità. Questa forma di diabete ha origini diverse: la familiarità, lo scarso esercizio fisico, il sovrappeso (indice di massa corporea ≥ 25 kg/m²), l’appartenenza ad alcune etnie.
  • diabete gestazionale, che si manifesta durante la gravidanza e in genere scompare dopo il parto.
  • diabete monogenico (es. MODY, maturity-onset diabetes of the young) è dovuto a un problema genetico singolo capace di determinare iperglicemia. E’ un diabete che si trasmette da una generazione all’altra (ne sono affetti un nonno, un genitore e un figlio) e compare più precocemente del diabete tipo 2 con cui condivide molte caratteristiche.
  • diabete secondario ad altra patologia. Fra le malattie che possono causare diabete vanno ricordate le pancreatiti croniche, la cirrosi epatica, l’insufficienza renale cronica, l’acromegalia, la sindrome di Cushing.

La dieta del diabetico

  • Nel diabete di tipo 1, anche se la somministrazione di insulina dipende dalla glicemia misurata più volte durante il giorno, è opinione sempre più diffusa tra gli specialisti che pazienti in grado di controllare adeguatamente la glicemia possano concedersi occasionalmente ogni alimento, dolci compresi.
  • Nel diabete di tipo 2, poiché tipicamente il paziente è obeso o sovrappeso, l’obiettivo principale dell’alimentazione è di raggiungere un peso accettabile e mantenerlo. Una alimentazione ben bilanciata rappresenta la cura essenziale del diabete gestazionale o di tipo 2, soprattutto in fase iniziale

Contrariamente a quanto possa sembrare, le persone con diabete possono mangiare pane, pasta e patate, ma rispetto a una persona che non ha la patologia, devono consumarne una quantità inferiore.

Le proteine devono costituire circa il 15-20% del fabbisogno calorico giornaliero, avendo cura di assumerne in abbondanza da fonti vegetali (legumi, per esempio). Per quanto riguarda i grassi vanno preferiti quelli di origine vegetale (eliminando il burro) in un’ottica di prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Alimenti da preferire: Acqua minerale, caffè, tè, moderate dosi di birra, bibite light, frutta come ciliegie, fragole, arance, mele e pere che hanno un basso contenuto di zuccheri, mozzarella, caciotta, ricotta di mucca, groviera e stracchino in dosi moderate, nasello, sogliola, tonno fresco, trota, pesce azzurro, moderate dosi di crostacei, insalata verde, carote e finocchi crudi, pomodori, spinaci, carciofi, piccole porzioni di patate. Vanno bene come condimenti: succo di limone, aceto, aglio, cipolla, sedano, basilico, origano e spezie in genere. Sono da preferire primi piatti semplici con sughi poco conditi.

Dieta chetogenica

 

Cos’è la dieta chetogenica?

La dieta chetogenica è una dieta a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi.

Lo scopo principale di questo sbilanciamento delle proporzioni dei macronutrienti nella dieta è costringere l’organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia.

Protratta nel cronico, nel soggetto sano, la dieta chetogenica determina l’accumulo compensato di corpi chetonici nel sangue, con vantaggi e svantaggi come la riduzione dell’appetito da un lato, e la riduzione delle performance atletiche negli sport impegnativi.

Per essere attuata correttamente, la dieta chetogenica necessita un monitoraggio costante della concentrazione di corpi chetonici nell’organismo (ad esempio testando il pH urinario); ciò può essere fatto in autogestione o con il supporto di uno specialista.

La chetogenica è sconsigliata in gravidanza e allattamento, in fase di crescita, in presenza di certe patologie (diabete, complicazioni renali o epatiche ecc.), nella pratica di sport ad alto carico allenante, nei disturbi del comportamento alimentare, in concomitanza di certe terapie farmacologiche.

 

Quali alimenti mangiare durante una chetogenica?

Quando si segue una dieta chetogenica, i carboidrati sono in genere ridotti a 20/50 grammi al giorno, anche se esistono versioni meno rigide di questa strategia nutrizionale.

I grassi dovrebbero sostituire la maggior parte dei carboidrati e fornire circa il 70% del tuo apporto calorico totale.

Le proteine dovrebbero rappresentare circa il 25% del fabbisogno energetico, mentre i carboidrati sono solitamente limitati al 5%.

Quando segui una dieta chetogenica, il menù e i pasti dovrebbero concentrarsi sui seguenti alimenti:

  • Uova: le uova intere biologiche di animali allevati al pascolo sono la scelta migliore;
  • Pollame: ad esempio, si possono consumare le carni di pollo e tacchino;
  • Pesce azzurro: ad esempio, salmone selvaggio, aringhe e sgombri;
  • Carne: da prediligere quelle di animali nutriti ad erba;
  • Latticini interi: ad esempio, yogurt, burro ghee, panna, formaggi a pasta grassa, formaggio di capra e formaggio cremoso;
  • Noci e semi: ad esempio, noci di macadamia, mandorle, noci, semi di zucca, arachidi e semi di lino;
  • Burri di noci: ad esempio, burro naturale di arachidi, di mandorle e di anacardi;
  • Grassi sani: olio MCT, olio di cocco, olio extravergine d’oliva, burro ghee, olio di avocado, olio di semi di lino e burro di cocco.
  • Avocado: l’avocado intero può essere aggiunto a quasi ogni pasto o spuntino.
  • Verdure non amidacee: come verdure a foglia verde, broccoli, pomodori, funghi e peperoni.
  • Frutti rossi e fragole: occasionalmente si possono consumare, ad esempio, ribes, mirtilli, more e lamponi;
  • Condimenti: sale, pepe, aceto, succo di limone, erbe fresche e spezie.

 

Quali alimenti evitare durante una chetogenica?

In chetogenica occorre evitare alimenti ricchi di carboidrati, tra cui:

  • Pane, pasta e prodotti da forno: es. pasta, pane bianco, pane integrale, cracker, biscotti, ciambelle e panini;
  • Dolci e cibi zuccherati: zucchero, gelato, caramelle, sciroppo d’acero, sciroppo d’agave e zucchero di cocco;
  • Bevande zuccherate: es. soda, succhi di frutta, tè zuccherati e bevande sportive ed energetiche;
  • Cereali e prodotti a base di cereali: frumento, riso, avena, cereali da colazione e tortillas;
  • Verdure amidacee: tra tutte, patate, patate dolci, zucca, mais, piselli e zucca;
  • Fagioli e legumi: es. fagioli neri, ceci, lenticchie;
  • Frutta: la frutta non è ammessa in chetogenica, ad eccezione di frutti rossi e avocado;
  • Salse ad alto contenuto di carboidrati: es. ketchup, salsa barbecue e altri condimenti per insalata con zuccheri aggiunti.
  • Alcune bevande alcoliche: es. birra e cocktail zuccherati

 

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